a MARC PERRONE e alla sua musica del cuore

Mi permetto di dedicarle alcuni miei semplici versi, con la speranza di farle piacere ...

 

 

Per tutte le carezze e i fiori profumati,

per questo semplice sogno di creature tremolanti,

per questa felicità fatta di niente,

per questo canto, semplice e sincero.

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Fresca, come acqua limpida, è sgorgata la mia vita,

libera e aperta al sole, all’aria, al cielo.

Gocce di pioggia per diventare lacrime,

refoli di vento, per diventare respiro.

E dove sarà la sorgente che fa battere il cuore,

cosa sorregge il suo ritmo, in un universo che scorre lentamente ?

E i piedi che zompettano, le mani che cinguettano.

Siamo pellegrini, che hanno come dimora il mondo, fragili e sacri.

E le parole, che sappiamo intrecciare, sono la tavolozza del pittore, parole per fecondare il mondo, per dirne lo splendore.

Cammino con rispetto, con questi piedi antichi e teneri,

e dove non giungono le parole, mi aiuterà il pianto o la dolcezza di un sorriso, illuminato dal sole.

Vite, come fiori germogliati sotto un cielo di infinite promesse e doni.

Vita troppo spesso tradita, e solo la gioia dei bambini canta la grazia senza tempo delle stelle.

Mi piace pensare alla tenerezza come un bacio lanciato al mondo, perché anche il mondo ha bisogno di baci, così come il sole ama specchiarsi nel mare.

La serenità del cuore è un canto di grazie a tutto ciò che sostiene la nostra esistenza. Grazie ai giorni e alle notti e al telaio che tesse, generoso, la vita.

 

Luciano Galassi

(agosto 2014)

 

Marc Perrone e Marie-Odile Chantran