"FILASTROCCHE 2"

di LUCIANO GALASSI

Le filastrocche di Luciano Galassi, possono essere liberamente riprodotte, citando, gentilmente, la fonte.                         

                                                    Grazie !             

Sale la luna

scende la sera

sale nel cielo una preghiera.

Sono le voci di tutti i bambini

che vogliono un mondo

senza confini

dove la pace regna sovrana

dove a ciascuno

è lenita ogni pena.

Dove la gioia è nel cuore di tutti...

e splende sul viso

dei belli e dei brutti !

 

Brilla la luna

batte il mio cuore

sento nell'aria

uno strano sapore.

E' forse il profumo dell'allegria

che con la gioia si fa compagnia.

Lungo la strada

sai chi si incontra ?

Un cane felice

e un fiore che sogna !

 

Dentro il mio pozzo

la luna è discesa

pure le stelle

per farmi sorpresa

ma quando il sole

sul cielo va in alto

la luna e le stelle ...

spariscon d'incanto !

Quando di notte

il sonno è beato

entro di corsa

in un mondo incantato

dove la pioggia

non bagna davvero

dove un sorriso ...

è sempre sincero !

 

Ti regalo una pioggia di fiori

che discende leggera sul cuore

che ristora le strade e le piazze

che cancella paure e tristezze.

Che dipinge sorrisi sui volti

e discioglie affanni e mestizie.

 

Ora resti col naso all'insù ...

e la gioia non sfugge mai più !

 

 

Sai, questo mondo

è la casa di tutti,

ad ogni persona

lui dona i suoi frutti,

per ogni bambino

felice c'è un canto,

per ogni dolore

di stelle c'è un manto.

E' giovane il sole

che nasce al mattino

e splende su tutti

- vuoi fargli un inchino ? -

e quando la sera

lui giunge al tramonto

ti dice "Stai certo ...

domani ritorno !"

Fiori su fiori

ho visto sbocciare

e tordi e piccioni

nel cielo volare.

Ho visto la pioggia

cadere leggera,

ho visto la luna

nel cielo di sera.

Fiocchi di neve

scendevano allegri

sospinti dal vento

su strade e sentieri.

Nel bosco era sceso

un silenzio ovattato,

se freddo hai sentito ...

nel bosco sei stato !

Cara frittata

mi piaci, ti voglio,

con due pescetti

pescati allo scoglio.

E per finire

un bel gelatino,

panna, limone ...

e peperoncino !

Vola nel cielo un aquiloncino

vola felice nel cielo turchino.

Ora ha incontrato una rondinella,

ma se soffia il vento ...

sua meta è una stella !

Hai due guance paffutelle

bianche e rosa son gemelle,

hai un nasetto birichino,

nella bocca un sol dentino.

Ma il sorriso è assai splendente ..

presto arriva un altro dente !

Brilla la luna

splende sul mare

il marinaio si mette a cantare.

Sulla barchetta

è intento a remare,

rema veloce ...

c'è chi sta ad aspettare !

Voglio la luna

la voglio nel piatto

con le patate

di cui vado matto.

Ci metto anche il peperoncino,

un poco di pane ...

e un bicchiere di vino !

 

Filastrocca dell'amicizia

pane, salsiccia e liquirizia.

Filastrocca col cuore sereno

se c'è un amico ...

si piange di meno !

 

Se splende il sole

puoi stare sereno.

dopo la pioggia c'è l'arcobaleno.

E quando ogni nuvola

scomparirà ...

nel cielo, di notte

la luna verrà !

Sento la pioggia

cadere gioiosa,

stende su tutto

un velo da sposa.

Scende la pioggia

serena e lontana,

gorgoglia felice

la fresca fontana.

Il canto del grillo

si fece più dolce

e la lunettina

si riaddormentò

e tutte le notti

la serenatella

il grillò felice

alla luna cantò.

Con una parola

ti so accarezzare

so farti sentire

il profumo del mare.

So farti scalare

le cime più belle,

so farti brillare

negli occhi le stelle.

La pioggia ricama

arabeschi sui vetri,

picchietta gentile

disseta i sentieri.

Carezza le foglie

e i fiori d'agosto,

i nidi nascosti

nel folto del bosco

E' fresca e gentile

la brezza del mare,

che sa accarezzarti

e farti sognare.

Ti porta freschezza

di terre lontane,

soffusi rintocchi

di antiche campane.

 

Filastrocca pazzerella

sul cavallo vado in sella

e se provo qualche pena

volo sopra l'altalena.

Se la luna spende tonda ...

la mia gioia mai si affonda !

 

Cielo turchino

cielo argentato

cielo disteso

cielo incantato.

Cielo splendente

cielo sereno ...

cielo addolcito

dall'arcobaleno !

L'allegria è un fiore d'argento

che a volte ti arriva

in un solo momento.

Ti arriva leggera

di giorno e di sera,

tu apri il tuo cuore ...

che mai si dispera !

Le parole sono sette

quelle che non ti ho mai dette.

Son parole piccoline

corte corte ma carine.

Son parole per sognare

c'è chi scende, c'è chi sale

chi cammina in allegria ...

chi saltella per la via !

Canto per tutti i cuori mansueti

per tutti i giullari,

felici e discreti.

Canto alla Terra

canto ai suoi frutti

canto alla Pace

nel cuore di tutti !

Ho seminato parole gentili

parole d'amore

e non quelle ostili.

Le ho seminate

in un giorno di maggio

con molta speranza

e tanto coraggio.

Voglio sognare

un mondo bambino

senza più guerre

in un caldo mattino.

Voglio sognarlo

e sperarlo davvero ...

un mondo più giusto,

felice e sincero !

E' dolce sperare

in un mondo più bello

dove ciascuno

sia come un fratello.

Dove anche il pane

è amato e diviso,

senza rancori,

con un dolce sorriso.

Sento arrivare

una rima sincera

la filastrocca

è pronta per sera.

Se invece scopro

una rima assai bella

ecco il prodigio ...

è nata una stella !

Felice come un bambino

tengo la luna sotto il cuscino.

Corro e sorrido

guardando lontano,

la gioia presente

la prendo per mano.

Ho in mano un bicchiere

rosa e turchino

bevo aranciata ...

e un sorsetto di vino !

 

Ho chiesto ai fiori

un po' di profumo

e ora lo annuso

come uno scemo.

Mi sento il cuore

di cento colori

e se sono felice ...

mi spuntan due cuori !

Alla tenera luna nell'alto del cielo

un piccolo grillo una sera cantò

e la lunetta tutta commossa

dal sonnellino si risvegliò.

Chi sta cantando

con tanta dolcezza

la lunettina si domandò.

Per tutta risposta

il nostro grilletto

a canticchiare ricominciò.

 

Quando sorridi,

occhi gentili,

il mondo è più bello,

più grandi i confini.

Allarghi le braccia

e aspetti sereno

una calda carezza

o l'offerta del seno.

Oggi ho scoperto

la casa dei grilli,

cinque agitati e sette tranquilli.

Quello più saggio

è maestro del coro

appena fa buio

si mette al lavoro.

Ne nascono canti

vispi e sereni

poi scappano lesti

con un colpo di reni.

Siamo fiori di ginestra

apri un poco la finestra,

facci entrare un momentino

per guardarci da vicino.

Siamo graziosi,

di un giallo brillante,

come il bel sole

che sorge a levante.

Se tu ci guardi

la cosa è sicura

faremo splendente

la casa più scura !

Brilla la perla

per chi sa vederla  

sul fondo del mare

o sopra una stella.

E' piccolina, quasi bambina

regala i suoi fiori

a chi si avvicina.

 

 

Fiore di mare portato dall’onda

Profumo inatteso

sulla magica sponda.

E quando su in alto

compare la luna

quel fiore inatteso

le dona fortuna.

Vedo tra l’erba un fiore giallino

e quasi commosso

gli faccio un inchino.

Ma la cosa più buffa

da suonare le trombe

è che anche il fioretto

all’inchino risponde.

E tra i complimenti

che a vicenda facciamo

ci scappa anche il dono

di una stretta di mano.

Pesci del mare venite a sentire le mille domande

che non so cominciare.

Ma se poi scarto quelle banali non ne rimangono

che pochi esemplari.

Una tratta di stelle

sul fondo del mare

di un cielo a rovescio

che mi invita a parlare.

E allora vi chiedo

se non sia bello

e un po’ da invidiare

che con le stelle

possiate giocare,

e di giorno e di notte

con loro sognare.

 

 

Hai un cappellino

giallo e arancione

che mi ricorda

una vecchia canzone.

La cantava deciso

un coro tra i monti

che si sentiva

al di là di tre ponti.

Parlava di pizze,

torte e gelati

e il tuo cappellino

me li ha ricordati

 

Porti negli occhi

un verde sorriso

una luce felice

un mondo deciso.

E se il PIL o lo SPREAD

ti han nauseato

tu fai MARAMEO …

e ridi beato !

Il prato è di un giallo

che sembra dipinto

e un gatto a ciambella

ci dorme convinto.

Ora un raggio di sole

ai suoi occhi ha bussato

e lui si stiracchia

dopo il sonno beato.

 

Fiocchi incantati

caduti pian piano

imbiancano i tetti

e gelan la mano.

Ma i bambini di certo

spalancano gli occhi

e lascian felici

i consueti balocchi.

Son come ciliegie

che seguiti a mangiare

finita è appena una

e un’altra già compare.

Sono filastrocche

parole per giocare

salire sopra i monti

nuotare nel bel mare.

Se queste non ti piacciono inventati le tue,

falle sorridenti

cinquanta … o almeno due

Non importa con che cosa

sono scritte le parole l’importante è che sian vive come i fiori nelle aiuole.

Se hanno un ricco sentimento san bussare ad ogni porta

come ospiti graditi

come fiori nella sporta.

Ho visto la luce

di un faro lontano

era come un amico

che ti tende la mano

che vuole guidarti

verso un porto sicuro

nel momento presente

e anche in futuro.

 

Lo senti che il mare

ci parla con l’onde

mentre la terra

ci gioca e risponde

con l’erba e le strade

con le piazze e i sentieri

parole di oggi e pure di ieri.

Com’era ridente

quella verde collina

mentre il bel sole

scioglieva la brina .

Pure le case

svegliate dal sonno accoglievano liete

il farsi del giorno.

 

E si scioglie nel cuore

una composta armonia

 

 

Rondine rondine

senza bagagli

voli lontano

e le strade non sbagli.

Voli festosa voli leggera

garrisci felice

fino al far della sera.

 

Filastrocca con le noci

con il miele e la salsiccia

mangia mangia e non ingrassa

non è magra e non è ciccia.

Il segreto sai qual è:

salta e corri insieme a lei !

Siamo un universo

che sboccia ogni mattina

che sale come il sole

nel caldo e nella brina

che sente dentro al petto

una voce antica e sacra

che chiede di sognare

con gioia e dignità

il fiore suo più bello

che ha nome Libertà !

Filastrocca della barchetta

che sopra il mare va senza fretta

ma se c’è il vento

che gonfia la vela

stai pure certo

che allora lei vola.

Vola e sobbalza sopra le onde

e tra mare e cielo

lei si confonde.

Se hai visto la pioggia

verso il cielo salire

e un gatto grigio

scalciare e nitrire,

se hai visto un marziano

sul prato seduto…

la domanda è sicura:

ma quanto hai bevuto ?

 

 

Voglio svegliarmi

e stirarmi per bene

e abbandonare tutte le pene.

Forse ne resta una piccina …

basta un sorriso

e vola lontana !

 

Si alzava di notte

e si metteva a giocare

perché la giornata

non poteva bastare

a contenere la sua fantasia

così nella notte

per un viaggio partiva.

Viaggiava per mare

e pure per terra

ma solo lì dove

non c’era la guerra

perché se una bomba

Cadeva e scoppiare

cambiava colore

e tutto tremava.

E se grida e pianti aveva sentito tornava più triste

di quand’era partito.

Ma se un prato fiorito

nel viaggio incontrava

cantava giulivo

e spesso saltava.

 

 

Si specchian le stelle

nel letto del fiume

e per il viso lavarsi

han calato una fune.

Ora stanno lì in fila

sul bordo dell’acqua

e qualcuna si è messa

pure giacca e cravatta.

Qualcuna è assonnata,

qualcuna si stira,

qualcuna sbadiglia,

qualcuna si ammira.

Sono stelle di carta

le ha dipinte un bambino

e son così belle …

che quasi mi inchino !

 

 

 

Trovi l’area o il volume

se moltiplichi per sei,

poi ci sommi ventisette,

lo dividi per due scarpe,

metti pure due ciabatte …

E un bel voto prenderai !

 

 

Oggi ti porto la luna nel piatto

e vicino, a guardarla,

ci metto un bel gatto.

Lui allunga lo sguardo

e dà una zampata,

ma quella è scappata

e ora ride beata !

 

 

 

 

Non credo proprio che pioverà

se guardi nel cielo, la luna è a metà.

 

E se per caso il cielo è sereno ?

Forse la pioggia è partita col treno !

 

Ma tu rispondi sempre così ?

Mai !... Oppure forse ! …

O a volte si !

 

Vado a cavallo

sul fondo del mare

e c’è ancora posto

se tu vuoi venire.

Qui non ci sono

rumori molesti

e le conchiglie

le metti nei cesti.

C’è pure un cavallo

che si chiama Felice

ma è timiduccio

e il suo nome non dice.

 

 

La luna di pezza era felice

aspettava di entrare nella lavatrice.

Aveva tre buchi

e quattro macchione

residui galattici

di una oscura missione

che dalla Terra,

su un missile astrale,

aveva portato

tre uomini a vagare.

Ammollo e centrifuga

alla luna toccò

e vispa e splendente

alla fine tornò.

Finita la strada

incontri un boschetto

non troppo grande

né piccoletto.

Se sei fortunato

ci trovi otto fiori

Rossi di dentro

e bianchi di fuori.

Sono otto fiori

ma sembrano tanti …

se aspetti un momento

diventan giganti.

E se dei giganti

paura tu hai …

li hai solo sognati,

non ci sono, lo sai !

 

Scendi le scale

sali sul ramo

metti due noci

nel palmo di mano,

aspetta un minuto

e quando ci sei …

la torta nel forno

è pronta alle sei !

La vuoi con la panna ?

Con il cioccolato ?

Costa due passi

e un sorriso beato !

Un gatto aveva un grillo

In mezzo ai suoi capelli,

ed erano più belli

ed erano più belli !

Un cane disse al gatto

il grillo me lo presti

soltanto per stasera

poi te lo ridarò.

Il gatto l’ha prestato

il grillo dei capelli

sperava ritornasse

e invece non tornò.

Così andò a cercare

nei prati un altro grillo

e fece una gran festa

quando lo ritrovò.

 

 

 

La pioggia sull’ombrello

picchietta allegramente

i passi son leggeri

e limpida la mente.

Arriva primavera

profuma ogni fiore

e se osservi bene

è allegro pure il cuore.

Avete visto quanto son belli

quei quattro signori

con quattro cappelli ?

2 sono gialli, 2 con le penne,

4 ciascuno, naturalmente !

Vanno girando col sole

e le stelle,

sempre eleganti naturalmente !

Quando c’è il vento

son ben protetti,

anche se fischia

sui prati e sui tetti.

Pure se piove restan contenti

sorridono tutti, lo vedi dai denti.

Solo di notte restano senza

e i 4 cappelli fanno vacanza !


Le filastrocche di Luciano Galassi, possono essere liberamente riprodotte, citando, gentilmente, la fonte.                         

                                                    Grazie !