UN CANTO PER L’INFANZIA

VIOLATA E TRADITA 

 

Ferire l'infanzia è violare un patto di attesa che appartiene ai segreti della vita, alla necessità di sostegno, protezione e cura, indispensabile alla vita che cresce, è infrangere la trama di solidarietà tra esseri umani, è intaccare l'integrità di un intreccio globale, dove la vita si svolge, per la promozione e la felicità di tutti.

E' rendere, tristemente,  il mondo meno ospitale ...

 

 

 COME COSE 

[ nessuno è padrone della vita altrui ]

 

Ti hanno fatta esplodere

a dieci anni

come fosse un gioco,

in un atto disperato

che profana un sogno.

Si sono fatti scudo

della tua innocenza

per seminare morte

negando la tua vita.

Bambini come cose

vite senza valore,

figli di nessuno

immolati spegnendo il sole.


Cosa c’è ancora

di “nobile” e umano

in chi sacrifica una bambina

per distillare terrore ?

Quali mai “valori”,

quali mai “ragioni” ?

Forse solo la vigliaccheria

di chi si vanta del potere

di regalare morte

e si propone quale sabotatore

nella complessa edificazione

della casa comune dell'umanità.

 

Sei passata tra di noi,

piccola stella,

senza una briciola

di affetto sincero.

Perdonaci …

non siamo tutti mostri.

 

Luciano Galassi

(gennaio 2015)

 

 


Forse un giorno fiorirà l’innocenza

fuori stagione, forse, fiore mai visto.

Forse canterà serena l’innocenza,

non più violata,,

fiorirà davvero, non solo nei sogni.

 

Luciano Galassi

(18.1.2015)


 

CANTO PER UN BAMBINO VIOLATO

 

Quando negli occhi avevi ancora la gioia

vennero a strapparti la tua meraviglia.

Avevano bende, sugli occhi e sul cuore

si tolsero tutto, senza un solo pudore.

Ti lasciarono vuoto, ti lasciarono muto

ti tolsero il volo, ti lasciarono solo.

Nessuna vergogna, nessun pentimento

ti tolsero tutto, di fuori e di dentro.

 

"Uccisero" un bambino

e sembrò quasi nulla

anche se ancora odorava di culla.

Scese la paura e smettesti di sognare

mentre il mondo indifferente

seguitava a camminare.

Dei tuoi piccoli passi, del cammino interrotto

nessuno si dolse, nessuno ti accolse.

E se scompariva il tuo cuore contento

neppure una pena, né un pentimento.

 

Se questo è il cammino che fa civiltà

meglio andare lontano, dove è viva pietà,

dove vige il rispetto, dove regna la cura

dove un bimbo è protetto

dalla pena più scura.

 

Questo è il mio canto

per chi la gioia ha smarrito

per chi è stato violato, e insieme tradito

perché la sua pena che ci scende nel cuore

ci faccia operai di un mondo migliore,

ci prenda per mano e ci faccia sentire

quale crimine è un bimbo lasciato a morire.

 

Luciano Galassi

(28 giugno 2014)

 

ALI  GENTILI
 
 Quanto poco basta
per fermare il volo di una farfalla,
quanto poco
per rubare la gioia di un bambino,
per spezzarne il volo.
Ali gentili, alito di vita.
Beati i miti, gli inermi, i puri di cuore,
che sanno vedere e proteggere
la santità della vita,
la sua tremula fiammella.
 
Luciano Galassi

 

 

Come è facile distruggere i sogni di un bambino !
Ma è come recidere le radici del nostro albero più bello:  quello che attendeva di manifestarsi in mezzo a noi ...

 

 

 

 Il mio fiore

per BESLAN … 

 


UNA CANDELINA PER VOI

 

 E’ l’alba di nuovo

macchiata del sangue

di chi ancora sorrideva alla luna

e dialogava con gli alberi in fiore.

 

Non abbiamo più parole …

non abbiamo più lacrime …

E’ la nostra anima a morire

dentro l’abbraccio di miseri sacchi neri,

colmi di brandelli di disperazione.

 

Per chi forgia le armi dell’orrore,

per chi colpisce e terrorizza:

che ne avete fatto della vostra umanità ?

Che ne abbiamo fatto della nostra umanità ?

 

I cancelli di Auschwitz

si spalancano ancora,

di nuovo ardono i forni crematori,

a ghermire tutti noi,

a schiacciarci contro tutti i muri,

a toglierci il respiro.

 

Non abbiamo più lacrime,

non vorremmo avere più memoria.

 

La belva umana è ancora in libertà:

custodiamo con amore

i nostri tabernacoli della Speranza !

 

( venerdì, 3 settembre 2004 )

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Piangono i fiori di Beslan

crocifissi nei loro piccoli, morbidi steli.

 

Piange la vita

e la sua linfa che correva verso la luce,

nei teneri battiti del cuore.

 

Oscura notte, tristi pensieri,

mani senza luce,

lungo il massacro senz'anima  di Beslan.

 

Ancora una volta,

uomini sconfitti, occhi senza luce,

rapaci e insensati predoni della vita.

 

In nome di che cosa, siete diventati belve feroci ?

 

Luciano Galassi  

 

(14 maggio 2012)


 

QUANDO MUORE LA SPERANZA DI UN BAMBINO
 
Quando muore la speranza di un bambino
si ferma il tempo
la Terra trattiene il respiro.
 
E' la sacralità della vita offesa
del valore incommensurabile dell'essere
e di questo tenero cuore spezzato.
 
E vagherà l'uomo senza pace
finché uno solo di questi pargoli
morirà dentro.
 
Le radici di un uomo
sono le radici di tutti.
 
Luciano Galassi

 

 

Che si possa violare e devastare il mondo di un bambino, senza subirne conseguenze, appartiene solo ad un mondo malato e folle.

 

Elaborazione di disegno di Antonia Talamonti
Elaborazione di disegno di Antonia Talamonti

 

Ferite le mani

 

Ferite le mani,

feriti gli occhi,

con coltelli di ghiaccio

senza memoria,

 

Vedere sparire la luce

e il sorriso del sole.

 

Sepolta la pace

in attesa di un sole nuovo,

proprio al centro della vita,

con più candido amore,

nella tenerezza del cielo.

 

Luciano Galassi

 

CHE TU POSSA TROVARE PACE

 

Che tu possa trovare pace

dal fuoco delle ferite.

 

Che tu possa ricostruire

la fiducia infranta.

 

Che tu possa sentirti a casa

nel mare calmo della vita.

 

Che tu possa perdonare

chi non sapeva …

 

Luciano Galassi

 

 

AI BAMBINI UNA CAREZZA

  
per tutte le infanzie rubate
per i legami strappati
per i fiori recisi
per le andate senza ritorno
per tutti i “progetti-uomo” mai realizzati
per tutte le ferite dell’abbandono
per tutto il freddo
per tutta la paura
per tutto l’odio
per tutta la fame
per tutto il non amore…
                             
Maria Pia Bernicchia